L’incentivo consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute, fino
a una spesa complessiva di 96 mila euro. Il rimborso è ripartito in 10 quote
annuali di pari importo. Si può richiedere anche senza ristrutturare casa
Chi ne ha diritto e come pagare
I beneficiari del Bonus sono:
 proprietari dell’immobile
 inquilini in affitto, che devono avere però il consenso del proprietario
 titolari di diritto di godimento di un immobile, come chi ha il comodato
d’uso gratuito o l’usufrutto
 soci di cooperative
 imprese individuali, familiari, società
I richiedenti devono essere regolari col pagamento dell’IMU ed essere intestatari
delle spese. Infatti, usare un metodo di pagamento tracciabile è cruciale per poter
ricevere regolarmente l’incentivo. Con ciò si intendono carte di credito o debito,
bonifico bancario parlante o bancomat. Al momento del pagamento tramite
bonifico occorre indicare il codice fiscale del beneficiario, la Partita Iva o il Codice
Fiscale del professionista o l’impresa che effettua i lavori; la causale di versamento
(indicare la normativa di riferimento: art. 16-bis del Dpr 917/1986), il numero e
data della fattura, oltre all’importo.

Come richiedere il Bonus Sicurezza 2022
Per avere questa agevolazione non è necessario presentare alcuna domanda. Si
effettua solo tramite dichiarazione dei redditi, indicando i dati di pagamento e
l’importo totale speso l’anno precedente. Inoltre, occorre anche inserire i dati
catastali dell’immobile in cui si sono effettuati i lavori, allegando la
documentazione.

Bonus Sicurezza 2022: spese ammesse
L’incentivo può essere richiesto per l’installazione di:
 sistemi d’allarme
 sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso
 impianti antri-intrusione
 sistemi di controllo degli accessi
 impianti di evacuazione
 impianti antincendio e per il controllo dei fumi
 impianti per prevenire fughe di gas o allagamenti
 sistema nebbiogeno
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